Il 12 maggio 2015 l’Alleanza delle cooperative italiane ha dato il via a una mobilitazione per porre un freno a un fenomeno sempre più dilagante, quello delle false cooperative. “Queste imprese – ha ricordato il presidente di Alleanza cooperative italiane Emilia-Romagna, Giovanni Monti, presentando questa mattina a Bologna la proposta di legge – inquinano il mercato offrendosi a prezzi più bassi di quelle che agiscono correttamente rispettando i diritti di chi lavora: pagano meno i lavoratori, non adottano le misure di sicurezza nei posti di lavoro, spesso eludono il fisco chiudendo e riaprendo le attività sotto un nuovo nome. I controlli, anche per l’inadeguatezza di organico di chi sarebbe tenuto farli e per l’inadeguatezza delle normative, sono rarissimi e le sanzioni insufficienti”.
Da un’indagine promossa nei mesi scorsi risulta infatti che, nei settori del facchinaggio, autotrasporto, logistica su un campione di 195 cooperative è emerso che ben il 22% non deposita il bilancio, quasi la metà non lo deposita da almeno 3 anni, solo il 12% è sottoposto a un organismo di controllo e l’89% non è sottoposto a revisione (il restante 11% è aderente alle tre centrali cooperative). “I numeri parlano da soli – ha osservato il presidente di Alleanza cooperative italiane Bologna, Daniele Passini –, ma dietro ai numeri ci sono persone, lavoratori che operano ai bordi del sommerso, storie di soprusi che sembrano non suscitare allarme sociale. È uno scandalo che deve interpellare e mobilitare l’insieme della società, non solo i cooperatori. Per questo chiediamo a tutti di unirsi a noi e sostenere questa campagna”.
Emilia-Romagna, Trentino, Lombardia, Marche, Puglia, Friuli Venezia Giulia sono state le prime sei regioni che in una sola settimana hanno raccolto 4.214 firme per una legge d’iniziativa popolare contro il fenomeno delle false cooperative. Un risultato incoraggiante, al quale si stanno aggiungendo i risultati di altre regioni, quali Umbria, Liguria, Veneto e Sicilia.
La campagna contro le false cooperative ha raggiunto anche luoghi importanti come il sito di Expo nella location di Cascina Triulza, padiglione della Società civile di Expo 2015. Tra i firmatari anche Pierfrancesco Majorino assessore alle Politiche sociali e Cultura della salute del Comune di Milano. Anche dalla politica sono arrivati i primi messaggi di sostegno dalla Lega Nord al Partito Democratico, passando per sindaci e candidati alla presidenza di Regione.
Chiunque può inviare il proprio sostegno all’indirizzo mail del Comitato (comitato@stopfalsecooperative.it) e tutte le dichiarazioni saranno progressivamente pubblicate sul sito Stop false cooperative.
Una partenza incoraggiante, ma tantissimo resta ancora da fare per superare il traguardo minimo fissato a quota 50.000 firme. In tutta Italia sono già 163 le cooperative che hanno scelto nelle prossime settimane di aprire un tavolo per raccogliere le firme a margine della propria assemblea di bilancio. Per unirsi a loro e fare altrettanto le cooperative possono contattare i referenti regionali della campagna (che si trovano qui) oppure scrivere direttamente a comitato@stopfalsecooperative.it.